Differenze Tra I Refrigeranti Usati Negli Elettrodomestici

I fluidi o i gas refrigeranti sono di uso comune in moltissime tipologie di elettrodomestici che possiamo trovare ormai in qualsiasi casa. Infatti, i refrigeranti comuni sono per lo più utilizzati all’interno di sistemi di refrigerazione, come freezer e frigoriferi, oppure in sistemi di condizionamento dell’aria, come i deumidificatori.

A seconda dell’elettrodomestico in cui vengono usati e in base anche al tipo di utilizzo, i refrigeranti variano sia in termini di caratteristiche che di modalità d’uso, per cui, al fine di fare chiarezza riguardo alle tipologie che si possono trovare più spesso in casa, abbiamo preparato una guida alle differenze tra i vari refrigeranti.

Cosa Sono i Refrigeranti e Perché Vengono Usati

I refrigeranti sono dei fluidi o dei gas per la maggior parte utilizzati durante il ciclo frigorifero al fine di raffreddare un certo ambiente. Durante il processo di refrigerazione, il compito del refrigerante è quello di assorbire il calore dall’ambiente esterno per poi fornire aria fredda quando viene combinato con altri passaggi del ciclo frigorifero.

I refrigeranti, liquidi o gassosi che siano, sono importantissimi perché senza di essi non potrebbe esistere nessun tipo di tecnologia con alla base il raffreddamento dell’aria, come ad esempio i freezer, i frigoriferi o l’aria condizionata.

Tra le tipologie di refrigeranti comuni troviamo i clorofluorocarburi, gli idroclorofluorocarburi, e gli idrofluorocarburi.

Questi Refrigeranti Pericolosi per la Salute?

Come spiegato dall’Environmental Protection Agency americana, l’uso di refrigeranti negli elettrodomestici potrebbe includere dei rischi. Questo accade perché essi sono sostanze tossiche e infiammabili a cui bisogna prestare particolare attenzione. Tuttavia, esistono refrigeranti che possono essere considerati più sicuri di altri, specialmente se si considerano fattori come il sistema di refrigerazione e il tipo di elettrodomestico in cui il fluido è usato.

Ovviamente, il refrigerante ‘ideale’ non dovrebbe essere tossico e infiammabile, ma dovrebbe bensì essere stabile ed ecologicamente sostenibile oltre che ad offrire ottime caratteristiche di refrigerazione senza avere costi eccessivi, però le probabilità di creare e sviluppare una tale sostanza sono ancora piuttosto basse.

Tipologie di Refrigeranti

La classificazione dei refrigeranti dipende dalla loro composizione, ovvero dagli elementi chimici da cui sono composti. Ora che abbiamo brevemente spiegato cosa sono i refrigeranti e come vengono comunemente utilizzati siamo pronti per vedere quelle che sono le tre categorie principali nel mondo dei fluidi o gas refrigeranti.

Clorofluorocarburi CFC

Questa tipologia è normalmente conosciuta con il nome commerciale di Freon ed include una varietà di composti chimici che derivano dal metano e dall’etano. Anche se vengono chiamati clorofluorocarburi, questi composti fanno parte della famiglia degli alogenuri achilici e sono per la maggior parte utilizzati come fluidi refrigeranti nei cicli frigoriferi a compressione grazie alla loro alta stabilità e al fatto che sono biologicamente inerti e non infiammabili. Di questa famiglia fa parte anche l’R-12, conosciuto come Freon-12 ma che ormai non è più reperibile per via della sua pericolosità verso l’ozono stratosferico.

Idroclorofluorocarburi HCFC

I composti chimici appartenenti a questa famiglia possono essere ottenuti dagli idrocarburi tramite la sostituzione di atomi di idrogeno con atomi di cloro e fluoro. A questa tipologia di refrigeranti appartiene anche l’R22, un refrigerante che veniva usato nei sistemi di condizionamento ma che fu però messo al bando dato che rilasciava cloro nell’atmosfera, riducendo così la quantità di ozono presente.

Idrofluorocarburi HFC

Gli idrofluorocarburi sono composti artificiali che hanno atomi di fluoro e idrogeno. Questi composti sono stati utilizzati nei cicli frigoriferi sin dai primi anni 90’ e, come è accaduto per certi refrigeranti appartenenti alle categorie descritte in precedenza, anche questi gas sono da annoverare tra i colpevoli della riduzione dell’ozono nell’atmosfera. Tuttavia, qui esistono anche composti come l’R410A e l’R134A che vengono tutt’ora utilizzati in quanto sono più sicuri a livello ambientale.

I Refrigeranti Comuni e Come Sono Utilizzati

refrigeranti

Le tipologie più comuni di refrigeranti sono cinque, vediamo ora i loro usi:

  • R-22: Il gas refrigerante R-22, appartenente alla famiglia degli idrofluorocarburi, fu messo al bando in Europa nel 2015 per via dell’impatto negativo che aveva sull’ozono presente nell’atmosfera. Infatti, i raggi del sole facevano sì che il composto rilasciasse cloro nell’atmosfera, sostanza che a sua volta reagiva con l’ozono e ne diminuiva le quantità. Dal 2015 a questa parte, gli impianti che utilizzavano questo refrigerante sono stati sostituiti utilizzando una delle alternative di cui parleremo qui sotto.
  • R-134A: Questo refrigerante è fatto da un solo componente, questo significa che non è un composto e che quindi per operare non serviranno molteplici macchinari di recupero. In particolare, l’R-134A è l’unico refrigerante che sostituisce in maniera adeguata l’R-12 nei sistemi di aria condizionata in quanto può essere considerato uno dei composti migliori per la salvaguardia dell’ambiente.
  • R-410A: Questo refrigerante, al contrario del precedente, è un composto, anch’esso non incide sull’ozono presente nell’atmosfera e in più presenta un’efficienza energetica elevata. Per via della sua alta capacità refrigerante, l’R-410A offre prestazioni migliori di refrigeranti come l’R-22 ed è inoltre facile da acquistare. Per queste ragioni, l’R-410A è ampiamente usato dei deumidificatori e nei sistemi di refrigerazione commerciale.
  • R-404A: Questo refrigerante è considerato un’alternativa sicura all’R-22 che veniva utilizzato in precedenza. Dato che questa sostanza viene ampiamente utilizzata in sistemi di refrigeramento che hanno temperature che spaziano dai -45° C ai 15° C, l’R-404A si può trovare comunemente in industrie di trasporto commerciali e industriali. Questo refrigerante è inodore, incolore, non infiammabile, e non reagisce velocemente con l’aria o con l’acqua, tuttavia se si viene a diretto contatto con la sostanza si possono verificare ferite da congelamento.
  • R-407C: Questo refrigerante ha proprietà termodinamiche ed è un’alternativa comune all’R-22. Viene spesso impiegato in sistemi di raffreddamento dell’acqua, oppure in sistemi di condizionamento dell’aria che si possono trovare sia in ambiti industriali e commerciali che nelle abitazioni. Oltre che ad essere una buona soluzione per salvaguardare l’ambiente, l’R-407C sta trovando usi sempre più frequenti nei nuovi sistemi di refrigerazione, specialmente in quelli che utilizzano temperature medie e non troppo basse, al contrario dell’R-404A.

Refrigeranti: Le Tipologie Disponibili

Ora che siamo giunti alla fine della nostra guida, speriamo di avervi fornito utili informazioni per saper riconoscere le varie tipologie di refrigeranti disponibili sul mercato e come esse vengono comunemente impiegate in base alle loro caratteristiche principali. Sebbene non esista ancora una sostanza che sia al 100% ecologica e sicura, la scienza sta lavorando per crearne una il prima possibile. Nel frattempo, potete certamente trovare ed utilizzare delle utili alternative che non rappresentano grandi rischi né per la salute né per l’ambiente.

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